Le cause della Malattia di Parkinson sono pressoché sconosciute. Si ritiene che sia una combinazione tra fattori genetici e fattori ambientali. Le forme a eziologia genetica colpiscono circa il 10% dei pazienti. PARKINSON STRESS OSSIDATIVO
Attualmente sono state scoperte circa 20 forme genetiche, le più frequenti sono Park-Park8-Park2-GBA. Per quanto riguarda il fattore ambientale le sostanze tossiche dell’ambiente possono danneggiare i mitocondri, centraline di produzione d’energia della cellula, generando uno Stress Ossidativo il quale, associato alla produzione di proteine anomale (Alfa sinucleina) rappresenta al principale causa della Malattia di Parkinson. Si è riscontrata una maggior frequenza del PD negli ambienti rurali per l’uso dei pesticidi. Sembra anche che l’esposizione a elevati livelli di manganese possa aumentare il rischio di ammalarsi.
E stato invece riscontrato che la probabilità di ammalarsi sia minore nei fumatori e nelle persone che consumano alte dosi di caffeina.
Anche elevati valori dell’acido urico sono associati a minor incidenza della malattia. L’attività fìsica di tipo aerobico, specie se di intensità medio-elevata o elevata, praticata per circa 1 ora 3-4 volte la settimana, ha dimostrato un effetto protettivo.
Infatti chi pratica tale attività ha un rischio di ammalarsi minore del 40%, questo per l’effetto protettivo sui radicali liberi e sullo stress ossidativo che, come si è detto, è una delle principali cause della Malattia di Parkinson.
Come fattori ambientali vengono anche considerate le situazioni stressanti, come eccesso di lavoro, stress emotivo, traumi, interventi chirurgici che possono anticipare l’insorgenza della malattia.
Testo tratto da Il Giornale di Vicenza del 02/01/2019